Occam Razor

martedì, febbraio 28, 2006

"Penserò al profumo del timo selvatico..."


Solo lo stolto, o chi ha paura di essere nel torto, si rifiuta di ascoltare le ragioni degli altri.

Anche se l'Altro è per voi nemico, un modo sicuro di perdere è credere alla vostra propaganda fino al punto di non capire più cosa motiva realmente quel vostro nemico.

Odiatelo pure, ma per quello che è, non per quello che pensate che sia...

...Chi vive il dominio imperiale dalla parte del manico, non ha bisogno di sapere nulla dei dominati.

Mentre i dominati percorrono, nel male ma anche nel bene, tutti i meandri più nascosti dei cuori dei dominanti.

Miguel Martinez

Piesse non so chi sia Miguel Martinez ma ho scovato per caso le sue parole e mi sono parse piene di senso. Stanno bene,mi pare, accanto alla locandina di un bel film candidato all'Oscar 2006 che racconta una storia vecchia in un modo nuovo.

venerdì, febbraio 24, 2006

occhei, dats ol rait, aiganauei...

Le parole del nostro Premier, pronunciate al fianco di Bush nella conferenza di Camp David, rimarranno nella storia molto più del famoso "Ich bin ein Berliner" di JFK a Berlino.



Ai consider das de flag ov Iunait Staits, nos onli a flag ov a cauntri, bas is an iuniversal messag of fridom ev..... dimocrasi

Io, Bin Laden e le comuni letture

Io e Osama Bin Laden abbiamo lo stesso libro sul comodino.

Forse alla sera, nella sua grotta, in qualche regione del Pakistan tribale, tra le montagne di Tora Bora o nell'isola di Bora Bora, il dottore egiziano Al-Zawahiri gliene legge qualche pagina per aiutarlo a prender sonno e quando lo sceicco del terrore si addormenta, il fedele Al appoggia il libro sulla macchina della dialisi, soffia sulla candela e va a coricarsi accanto a lui.

Nel frattempo l'amico Bush prosegue il duro lavoro di realizzare il loro ambizioso sogno e la strana coppia egiziano-saudita può dormire sonni tranquilli, George Dabliu continua a fare meravigliosamente il loro gioco.

Ora, il libro che abbiamo in comune io e Bin Laden non è il corano del quale io faccio volentieri a meno così come avrei fatto a meno di quell'altro di libro sacro alla lettura del quale sono stato costretto dai miei di talebani in quella specie di madrassa Gesuita in cui ho trascorso medie e liceo.

Il libro in questione è opera di un americano doc e non parla di religione.

In un mio precedente post citavo un brano del libro "Rapporti dall'Impero" scritto da William Blum.
L'autore del libro, in quel breve passaggio che io ho riportato, propone la sua provocatoria ma radicale ricetta per porre fine al terrorismo antiamericano.

E' un libro molto bello quello di Blum, è una dettagliata raccolta delle infinite azioni lecite e illecite compiute dai governi USA in sessant'anni di storia, ma non solo, parla della politica interna degli Stati Uniti, della guerra fredda e delle sue analogie con la guerra agli "Stati canaglia" di oggi.

E' soprattutto un libro scritto molto bene che riesce ad essere ironico e divertente pur descrivendo uno scenario inquietante che lascia poco spazio all'ottimismo.

Blum scrive quello che io ho sempre pensato e cioè che il mantra che continuano a ripetere i politici occidentali:"I musulmani ci attaccano perchè odiano la libertà" è, per dirla alla Fantozzi, una cagata pazzesca.

Non ci odiano per quello che siamo, pensiamo e rappresentiamo ma per quello che facciamo.

Ho scoperto, leggendo il libro, che Blum ha anche un sito internet e oggi sono andato a dargli un occhiata.

Nell'ultimo post pubblicato sul suo sito il 14 Febbraio 2006, Blum racconta che il 19 di Gennaio 2006 l'ultimo nastro audio di Osama Bin Laden è stato diffuso, nel nastro bin Laden dice, testuali parole:


Se voi [americani] siete sinceri nell'esprimere il desiderio di pace e di sicurezza, noi vi abbiamo risposto.E se Bush decide di continuare con la sua campagna di bugie e di oppressione, allora sarebbe utile per voi leggere il libro 'Rogue State'(titolo originale del libro di Blum), che dice..." E prosegue leggendo esattamente la parte del libro che ho citato nel post: "Se fossi il Presidente, potrei fermare gli attentati agli Stati Uniti in pochi giorni, definitivamente.
Per prima cosa mi scuserei, pubblicamente e sinceramente, con tutte le vedove e gli orfani, con chi è rimasto senza niente, con tutti quelli che sono stati torturati e con tutti i milioni di vittime dell'imperialismo americano. Poi annuncerei a tutto il mondo che gli interventi militari globali degli Stati Uniti sono terminati. Informerei poi Israele che non è più il cinquantunesimo stato degli USA ma, stranamente, è un paese straniero. Ridurrei il budget militare di almeno il 90 per cento e userei ciò che ho risparmiato per rimborsare le vittime e riparare i danni dei tanti bombardamenti, delle sanzioni e invasioni americane. Rimarrebbero sempre un sacco di soldi. Il budget militare annuo degli Stati Uniti equivale a più di ventimila dollari l'ora per ogni singola ora da quando Gesù Cristo è nato. E questo è il budget di un solo anno.
Ecco cosa farei nei miei primi tre giorni alla Casa Bianca.
Il quarto giorno sarei assassinato.



Ci sarebbero un miliardo di cose che vorrei dire a proposito di questa strana coincidenza per cui bin Laden cita esattamente le poche righe che cito io in un libro di 338 pagine ma preferisco pensarci su un pò.

Nel frattempo, visto che abbiamo gli stessi gusti, consiglio ad Osama di leggersi pure il meraviglioso libro di Primo Levi "Se questo è un uomo" che racconta molto bene a cosa può portare la violenza dell'uomo contro l'uomo poi gli suggerisco di leggere il libro "Touching The Void" di Joe Simpson che è la incredibile storia vera di sopravvivenza di un alpinista inglese e della scalata del Siula Grande nelle Ande peruviane (non centra nulla ma è un bellissimo libro e poi a uno che vive sempre in montagna come Messner magari piace.)

Chiudo con un consiglio alimentare dato che nell'ultimo video l'ho visto un pò sbattuto:mangia un pò di proteine. Io stasera mi sono fatto, con le mie mani, un hamburger con patate fritte da paura !

Lo so che è americano ma se te lo fai da solo e non dai i soldi a MacDonalds sei a posto con la coscienza e pure con lo stomaco.



E poi scusa Osama, come ho fatto a dimenticarmelo, non puoi assolutamente perdere questo capolavoro letterario anche se ho il sospetto che tu ce l'abbia già:

mercoledì, febbraio 22, 2006

Cristo, che tentazione



Dal film l'ultima tentazione di Cristo:

Gesù: "Non sono mai stato crocifisso, ne sono mai risorto, sono un uomo, un uomo come chiunque altro.Perchè vai in giro a raccontare menzogne? Io vivo come un uomo adesso, lavoro, mangio, ho anche dei figli, vivo la mia vita, per la prima volta vivo pienamente la vita, capisci quello che ti sto dicendo ? Smettila di raccontare in giro menzogne su di me o dirò a tutti quanti la verità"

Paolo: "Fermo aspetta, cosa ti è successo? Guardati intorno, guarda tutti questi uomini guardali bene in faccia, non lo vedi quanto sono infelici ? Non lo vedi quanto stanno soffrendo ? La loro unica e vera speranza è Gesù risorto, non mi importa se tu sei Gesù o no, il Gesù resuscitato salverà il mondo e per me conta solo questo."

Gesù: "Le tue sono menzogne, non puoi salvare il mondo con le menzogne"

Paolo: "Io ho creato la verità di cui la gente aveva bisogno, quella in cui voleva credere, se devo crocifiggerti per salvare il mondo io ti crocefiggerò e se è necessario che tu risorga ti farò risorgere, che tu lo voglia o no"

Gesù: "non te lo permetterò, racconterò a tutti la verità"

Paolo: "Chi ti presterà ascolto ? Ti prenderanno per un bestemmiatore, ti uccideranno. Tu non immagini quanto la gente abbia bisogno di Dio, quanto Dio possa renderli felici , può fargli fare con felicità ogni cosa, può renderli felici di morire, e loro moriranno.."

Più di 1200 stazioni radio di matrice cattolica in California denunciarono il film.

Gli esercenti che gestivano gli Edwards Theatre, le sale della United Artists e i General Cinemas, rifiutarono la pellicola.

Quando il film uscì vennero organizzati numerosi sit-in di protesta: il più imponente a Los Angeles con 25.000 partecipanti.

Nell'89 la catena Blockbuster respinse la distribuzione del video.

A metà degli anni '90 le polemiche si riaccesero a seguito della messa in onda del film in televisione in Canada e in Russia.

Il film è andato per la prima volta in onda in Gran Bretagna solo nel 1995, su Channel 4.

Ha avuto a lungo il record per il maggior numero di proteste ufficiali (più di 1.500) per una trasmissione andata in onda in Inghilterra, finché nel 2005 il "Jerry Springer - The Opera" ne ha ricevute ben 50 mila.

Una petizione con oltre 120 mila firme minacciò il boicottaggio di tutti i film della Universal se non si fosse bloccata la diffusione del film.

Gruppi di manifestanti simularono la crocifissione di Lew Wasserman, il capo della Universal.
Altri invitarono addirittura al boicottaggio del partito democratico alle successive elezioni presidenziali, dato che Wasserman ne era un simpatizzante.

La General Cinema Corportation, con le sue 1339 sale, non accetterà di proiettare la pellicola.

A Toronto recitarono il rosario.

A New York bombardarono gli spettatori con musica religiosa a tutto volume.

A Los Angeles si intrufolarono nel cinema cercando di interrompere la proiezione.

Questo film non è ancora "legalmente" visibile in Cile, in seguito ad una sentenza della Corte Suprema, e in Bulgaria, dove la chiesa bulgara ortodossa l'ha bandito.

E' proprio strana quest'epoca in cui una parte del mondo fa la morale all'altra, in cui le persone, che prima già faticavano a capire se stesse, adesso devono pure cercare di capire a che civiltà appartengono, a quali valori devono fare riferimento, se schierarsi con i mullah barbuti, o coi padani in canotta. Se appendere in classe il crocifisso, il corano, il talmud o niente o tutto.

Insomma in quest'epoca di pazzi mi piace pensare al Gesù di Scorsese che come un Oscar Wilde qualunque, resiste a tutto tranne che alla tentazione di scendere dalla croce e fottersene della salvezza dell'umanità e invece di sacrificarsi come un agnello, si fa una sana scopata e vive la sua vita e tira a campare come un povero Cristo qualunque, appunto.

Mi piace proprio il Gesù di Scorsese e mi immagino seduto al mio bar preferito a farmi un bicchiere assieme a lui che scherza con Maometto e gli trasforma la minerale in vodka mentre Buddha, affamato, ordina un altro giro di salumi e Abramo gli ruba il culatello dal piatto e si riempe la bocca delle suine prelibatezze perchè ne ha piene le balle della sua dieta kosher del cazzo.

E lo sanno anche gli dei che con la panza piena si fa meno caso agli schiamazzi dei mortali che, fuori dal bar, si massacrano in nome delle religioni.

giovedì, febbraio 16, 2006

Lo stato della laicità dello Stato

Oggi una sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che il crocifisso deve rimanere nelle aule scolastiche in quanto «è un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato fondamento dei valori civili».

Il pronunciamento del consiglio di Stato parte da una denuncia di una donna finlandese, Soile Lauti, che chiedeva la rimozione del crocifisso dalla scuola media frequentata dai suoi figli ad Abano Terme.
La donna aveva già fatto ricorso al Tar del Veneto che prima di darle torto aveva sollevato una questione di legittimità dinanzi alla Corte Costituzionale.

La sentenza sostiene che, se in un luogo di culto «è propriamente ed esclusivamente un simbolo religioso», «in una sede non religiosa, come la scuola, destinata all'educazione dei giovani, il crocifisso potrà ancora rivestire per i credenti i suaccennati valori religiosi, ma per credenti e non credenti la sua esposizione sarà giustificata ed assumerà un significato non discriminatorio sotto il profilo religioso, se esso è in grado di rappresentare e di richiamare in forma sintetica immediatamente percepibile ed intuibile (al pari di ogni simbolo), valori civilmente rilevanti».

Mi permetto modestamente di dissentire dal pronunciamento della illustre corte ma siccome sono talmente incazzato da non riuscire in aclun modo ad articolare meglio il mio pensiero lo affido alle sagge parole del grande Germano Mosconi, poeta di pace e cantore di vita.

Ecco dunque la sua di sentenza

martedì, febbraio 14, 2006

Abbiamo finito il caffè


Questa storia del mondo musulmano in subbuglio per i disegnini danesi mi fa venire in mente una scena del film "L'aereo più pazzo del mondo...sempre più pazzo"(io non amo i sequel ma quello li era di squisita fattura quasi meglio dell'originale dei fratelli Zucker)

Insomma con tutte le sacrosante ragioni che hanno i musulmani per incazzarsi con l'occidente, e secondo me ne hanno da vendere: le guerre imperialiste, lo sfruttamento delle risorse energetiche, il sostegno ai regimi corroti e oppessori, l'appoggio incondizionato degli Stati Uniti nei confronti dell'occupazione della Palestina musulmana da parte di Israele ecc... loro si stracciano le vesti per quattro vignette danesi che se non era per tutto il casino che ne è venuto fuori non le avrebbe viste nessuno.

Qui mi viene in mente la scena dell'aereo alla deriva nello spazio e della hostess che prende il microfono e spiega la situazione ai passeggeri:

"Siamo fuori rotta di mezzo milione di miglia, i sobbalzi che sentite sono dovuti a degli asteroidi che colpiscono violentemente lo scafo della navicella, in questo momento inoltre siamo privi del sistema di navigazione per cui non ci è possibile ritrovare la rotta"

Nessuno fa una piega, poi un passeggero con aria inquisitoria si alza in piedi e, puntando l'indice verso la hostess, dice:

"Mi scusi, è sicura di averci detto tutto, signorina ?"

Al che lei risponde:

"Oh ecco..... vorrei aggiungere che abbiamo finito il caffè"

Parte un casino che neanche all'ambasciata danese a Damasco..