Occam Razor

lunedì, settembre 11, 2006

Undici Settembre 1973

Palacio de La Moneda, Santiago, Cile .

sabato, settembre 09, 2006

Parco Dio


Ho scoperto che il parco dietro casa mia ha cambiato nome per iniziativa della precedente amministrazione Albertini.

Al parco Solari io ci portavo il mio cane.

Gli volevo un gran bene a quel bovaro di 80 chili. Lui non poteva sapere che lo sputo di verde in mezzo ad una giungla di cemento in cui io lo portavo a giocare e a fare la cacca aveva un nome.

Sapesse oggi che il parco Solari si chiama parco Don Giussani non gli farebbe alcuna differenza, a me invece un pò dispiace.

L'agronome Sans Terre

In questi giorni George Bush parlara spesso di democrazia; presto ci saranno le elezioni di mid -term, dopo tutto.

Io ho finito per detestarla la parola democrazia pronunciata dalle labbra di quell'uomo.

Ieri ho scoperto la straordinaria storia di Jean Dominique e oggi quando penso alla democrazia mi sorride l'anima.


mercoledì, settembre 06, 2006

Cartolina da Miami


Grazie amico per la bella foto che mi hai mandato. Mi manchi, sai ? la prossima volta che vengo a trovarti ti sfido a real or fake sulla spiaggia. Ciao stronzone !

Il Cappellaio Santo














Quale misterioso messaggio subliminale si cela dietro gli strani copricapi che indossa quest'uomo ?

Razza di Sfiga


Disclaimer: Nel mezzo del cammin della mia vita, pur avendo sempre cercato di recare al prossimo il minor danno possibile, so con certezza che un piccolo numero di persone mi ritiene sostanzialmente uno stronzo. Rivolgo a costoro una prece: qualora si trovassero ancora in vita dopo la mia dipartita, vorrei che conservassero la loro opinione nei miei confronti e si sentissero liberi di esprimerla evitando qualunque forma di retorica e di ipocrisia. Per la falsa pietà ho sempre nutrito un profondo disprezzo in vita e della falsa pietà sono sicuro che non saprei cosa farmene da morto.

Detto questo veniamo allo strano caso della morte di Steve Irwin :


Quest'uomo aveva fatto di un istinto fanciullesco una professione.
L'istinto di cui parlo è quel misto di curiosità e di sadismo assai comune nei bambini quando molestano gli animali. Questa pulsione fa presto i conti con i rimproveri dei genitori ma ove falliscano le reprimende parentali ci pensa madre natura ad impartirci la sua severa lezione: graffi dei gatti ai quali abbiamo tirato la coda, morsi dei cani importunati dietro ai cancelli a cui fanno la guardia, punture di vespe nei cui nidi abbiamo piazzato i nostri petardi, micidiali pizzichi di granchi, ustioni delle meduse prese in ostaggio nei nostri secchielli, code di lucertole che ci rimangono in mano dimenanti mentre il resto del corpo si da alla fuga e tante altre storie come queste ci insegnano presto una lezione circa il rapporto tra l'animale uomo e le altre specie, per raccontarla con la stessa forza con la quale questa lezione ci viene impartita direi questo: gli animali non vogliono essere rotti i coglioni !

Attenersi questa regola non è solo una buona norma a tutela della nostra incolumintà fisica ma è la base del vero, autentico rispetto per la natura e per le altre specie.

Gli show di Irwin(perchè io ho troppo amore per il genere da poterli definire documentari) invece facevano leva proprio su quella sadica e morbosa curiosità infantile e per questa ragione avevano un grande successo. Irwin si spacciava per divulgatore scientifico ma in realtà, mentre saltava nelle pozze dei coccodrilli con indosso il suo vestito color cachi a braghe corte, non faceva altro che guadagnarsi la pagnotta comportandosi come un bambino, un bambino che rompe il cazzo agli animali appunto. Per rendere la cosa ancora più spettacolare gli animali erano ovviamente pericolosi, molto pericolosi : pitoni, anaconde, varani, tarantole, squali e tanti altri. Gli show di Irwin consistevano in sostanza nell'osservare l'impavido australiano mentre provocava gli animali fino al punto in cui questi reagivano attaccandolo e il pubblico poteva godersi il brivido di vedere Steve scansare il pericolo come un torero nell'arena. Tutto il resto era acccessorio, erano chiacchiere messe li per cammuffare il tutto e allungare il brodo. I tori preferiti nell'arena mediatica di Steve erano i coccodrilli. Steve faceva cose incredibli con i coccodrilli, sapeva provocarli ed evitava i loro attacchi come neanche Muhammad Ali schivava i pugni di Foreman a Kinshasa.Era talmente sicuro di saper prevedere le mosse dei rettili che una volta si fece filmare mentre con una mano dava da mangiare una carcassa di pollo ad un coccodrillo di quattro metri e con l'altra teneva in braccio il figlio di un mese; una specie di Michael Jackson dei naturalisti.

Era talmente abile a rompere i coglioni agli animali e a scappare dalle loro ritorsioni che si poteva quasi pensare che si fosse messo d'accordo con il serpente o il ragno velenoso di turno. Pareva quasi che fosse tutto combinato e che gli animali si prestassero alla cinepresa come degli attori con un copione in mano.Evidentemente non era così.
Ieri Steve Irwin a 44 anni ha imparato la lezione che di solito si impara da bambini e a poco prezzo.

Ieri "Crocodile Hunter" è morto punto da una razza. Le statistiche dicono che Steve sia il terzo australiano nella storia ad essere mai morto per la puntura di una razza, l'ultimo era un soldato che nel 1945 si faceva un bagno nelle acque vicino a Melbourne, Victoria. Si potrebbe dunque parlare di pura sfiga ma trattandosi di Irwin c'è da immaginarlo intento a provocare la reazione della razza, anche la più mansueta, anche nella quale si fosse reincarnato il Mahatma Gandhi.

Mi dispiace per Steve ma spero che questa storia insegni una cosa agli spettatori che lui turlupinava spacciando per documentari i suoi numeri da incantatore di serpenti: la natura non è un cazzo di reality show.

lunedì, settembre 04, 2006

Addio Capitano


Seicentotrentaquattro partite con la maglia dell'Inter. Settantacinque goal giocando da terzino. Una sola espulsione in tutta la carriera. Elegante, educato, onesto, buono, generoso e riservato.
Un uomo d'altri tempi.

I tempi di oggi sono quelli dei furbi, dei macchiavellici, degli spietati, dei volgari, dei rozzi, dei disonesti e dei vigliacchi.
Per i bastardi che vanno di moda oggi nel calcio, Giacinto Facchetti era un "brindellone"


piesse: Su Sky, via YouTube il classico coccodrillo

sabato, settembre 02, 2006

Who Am I ?

"The Weatherman" è un bel film. Vale la pena guardarlo, fosse solo per questa sequenza:



Nicolas Cage è un grande attore, non fosse per tutta quella lunga serie di film di merda che ha fatto.


Piesse: anche la scena della salsa tartara è uno spettacolo