Occam Razor

lunedì, novembre 27, 2006

Antiamericano ?

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Un commento ad un mio post precedente mi da l'occasione di dire alcune cose circa la questione dell'antiamericanismo di cui spesso mi si accusa:

Anonymous said...

Bisogna intendersi, siamo tutti d'accordo (anche Ferrara) sul fatto che il voto anti-Bush sia per l'Iraq: voi dite che gli Americani hanno capito che la guerra in Iraq sia stata un errore, io penso che gli Americani tutti (lib e non) hanno voluto la guerra ora sono incazzati di non averla vinta e vogliono mandare a casa i responsabili incompetenti... fosse così anche da noi non ci sarebbero case vuote, chi sbaglia paga!


Ciao Anonimo/a, non sono daccordo,

Ferrara e gli altri ci tengono molto a far passare l'idea che qualunque inversione di tendenza dell'elettorato americano non possa essere interpretata come una sconfessione da parte del popolo americano della dottrina della guerra preventiva e del cambio di regime.

L'argomento principale che loro oppongono a chi non condivide le politiche neocon è proprio quello dell'antiamericanismo, se ammettesero onestamente che anche il popolo americano non si fida più della "guerra la terrorismo" di Bush verrebbe meno la loro principale arma di propaganda.Dovrebbero cominciare a bollare come antiamericani anche la maggior parte degli americani (così come ha fatto Bush fino a ieri).

Sanno benissimo Ferrara e gli altri che se legittimano l'opinione di coloro che avversano le politiche neocon, smettendo di squalificarli con una scrollata di spalle definendoli antiamericanisti-anarco-insurrezionalisti-catto-comunisti-pacifinti e quant'altro, la discussione si sposterebbe sul terreno delle vere motivazioni di questa guerra e quello è un campo in cui le loro argomentazioni sono fragili quanto un matrimonio di Britney Spears.

Aggiungo anche che gli americani non hanno voluto la guerra come dici tu, gli americani erano spaventati a morte dalla tragedia degli attacchi alle torri e al pentagono. Un evento senza precedenti.

Per dirla con Noam Chomsky: "per la prima volta il popolo americano è stato vittima di una atrocità criminale di portata simile a quelle che i loro governi hanno costantemente compiuto contro altri popoli".

Gli americani(la maggioranza direi ma non tutti, perchè non nego che ci siano anche tanti guerrafondai) non hanno voluto la guerra ma semplicemente, in stato di shock, spaventati a morte, si sono fidati del leader in office in quel momento e, credendo nella sua buona fede, gli hanno concesso carta bianca.

Bush, per conto suo, si è comportato come il più vigliacco e senza scrupoli dei terroristi e ha utilizzato quel sentimento per portare avanti la sua agenda di dominio globale in politica estera e il progetto di controllo della popolazione domestico(potrei parlarti per ore dei danni alle libertà civili del PATRIOT act e dell'eliminazione dell'Habeas Corpus dalla carta costituzionale).

Si è dimostrato, in pratica, "il caro leader", il più abile dei dirottatori.

Hai ragione quando dici che le cose sarebbero andate diversamente se davvero, come dicevano i neocon, l'esercito americano avesse vinto questa guerra in un lampo di hitleriana memoria.

Se, come diceva Dick Cheney "we will, in fact, be greeted as liberators" non saremmo qui adesso a discuterne e l'Iraq sarebbe finito nel dimenticatoio come una Grenada qualunque.

Solo che, come era logico prevedere, le cose sono andate diversamente e gli americani hanno avuto il tempo per riflettere e rendersi conto che erano stati presi per il culo e che la guerra in Iraq non solo non centrava nulla col terrorismo ma anzi ha peggiorato le cose, per loro e per il resto del mondo, in modo praticamente irreparabile.

Goodnight and goodluck