Occam Razor

sabato, maggio 19, 2007

Amerika ist wunderbar


Parafrasando il ragionier Fantozzi direi che l'idea secondo la quale è in corso una guerra di civiltà che vede contrapposti i valori di libertà e democrazia dell'occidente cristiano-giudaico contro l'oscurantismo medioevale del mondo musulmano è una cagata pazzesca !

La ragione per la quale a chi sostiene una simile tesi non spettano i novantadue minuti di applausi che ottenne Fantozzi quando disse questa stessa cosa a proposito della Corazzata Potemkin è legata a mio avviso all'esistenza di un paradigma mentale che è duro a morire.

Mi riferisco alla convinzione profondamente radicata nei più che le intenzioni del governo americano siano sempre buone; non importa cosa gli Stati Uniti riescano a combinare all'estero, non importa quanto ciò possa apparire sbagliato, nè l'orrore che ne possa risultare. I governanti americani possono fare degli errori, possono prendere delle cantonate, possono persino, in rare occasioni, causare più male che bene, ma le loro intenzioni sono sempre buone. Si ha quasi l'impressione che gli Stati Uniti si siano comportati come una specie di Esercito della Salvezza nei confronti del resto del mondo.

Sembra che, nel corso della storia, gli Stati Uniti non abbiano fatto altro che dispensare benefici a paesi poveri, ignoranti e flagellati dalle malattie, che abbiano sempre agito disinteressatamente e sempre per i più nobli motivi; Gli Stati Uniti hanno sempre dato, senza mai pretendere nulla in cambio.

Alle persone convinte della nobiltà della politica estera degli Stati Uniti bisognerebbe porre questa domanda:"Cosa dovrebbero fare gli Stati Uniti, nella loro politica estera, per farti smettere di credere in loro e di appoggiarli ? In altre parole, cosa sarebbe troppo per te ?" Molto probabilmente qualunque atrocità a cui potrebbero pensare è già stata compiuta dagli Stati Uniti. Più di una volta e probabilmente nel corso della loro stessa vita. Ed è tutto chiaramente documentato in pubblicazioni facilmente consultabili, ma una intera vita condizionata da precisi ideali di fede e convincimento non crolla senza una strenua resistenza e questa forma mentis continua a sopravvivere malgrado tutto.

Questa idea che la storia abbia un fine e una direzione individuabili e che gli Stati Uniti, unici tra tutte le nazioni del mondo, comprendano ed esprimano il fine della storia è l'assunto fondamentale della strategia imperiale da Woodrow Wilson a George W. Bush.

L'America dunque come avanguardia della storia è autorizzata, anzi obbligata, a perseguire ciò che i suoi leader ritengono preferibile, per il bene di tutti, che gli altri lo capiscano o meno.

Questo odioso manto di rettitudine moralistica che avvolge da sempre la politica estera americana determina anche il concetto di antiamericanismo.

Il termine "antiamericano" e le sue infinite varianti ("che odia l'America" e simili) sono regolarmente impiegati per screditare chi critica la politica dello stato, anche se ammira e rispetta il paese e la sua cultura. Tuttavia questi critici "odiano l'America" e sono "antiamericani" in base al tacito assunto che società e popolo devono essere identificati con i poteri dello stato. Un simile uso del termine antiamericano è figlio del lessico del peggiore totalitarismo. Accadeva, ad esempio nell'ex impero sovietico che i dissidenti fossero colpevoli di "antisovietismo".Non succede per fortuna a Milano di essere definiti anti-italiani se si critica la politica di Berlusconi o di Prodi ma accadeva ai tempi di Mussolini.

Si può definire antiamericano l'ex presidente Jimmy Carter quando si chiese come mai gli americani non si rendano conto che gli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti e contro i loro abitanti siano in gran parte una reazione all'aggressività e alla violenza della propria politica estera ? "Abbiamo mandato i marines in Libano e ora è sufficente andare in Libano, in Siria o in Giordania, per rendersi conto in prima persona dell'odio intenso che molti provano nei confronti degli Stati uniti.Abbiamo cannoneggiato, bombardato e ucciso senza pietà gli abitanti di tutti quei villaggi vicini a Beirut, donne e bambini, agricoltori e casalinghe, totalmente innocenti.E di conseguenza siamo diventati una specie di Satana per tutti coloro che ne sono rimasti profondamente indignati e risentiti.E' questo che ha fatto precipitare le cose e ha causato alcuni degli atttacchi terroristici e il rapimento dei nostri ostaggi."

Se la vostra risposta è si perchè ritenete che Carter sia troppo liberal per avere voce in capitolo allora ascoltate le parole di Colin Powell.

Ebbene sì, lo stesso Colin Powell la cui reputazione si infranse al suolo durante quella tragicomica seduta del Consiglio dellle Nazioni Unite in cui lui, per conto della amministrazione Bush, sventolava una finta boccetta di antrace nel tentativo convincere il mondo dell'urgenza di bombardare l'Iraq.

L'ex segretario di Stato Powell descrive così, nella sua autobiografia, gli avvenimenti che hanno preceduto l'attacco alle caserme dei marines in Libano nel 1983 e che costò la vita a 241 militari americani: "La USS Jersey aveva iniziato a cannoneggiare le montagne alle spalle di Beirut con proiettili da 16 pollici, come nella seconda guerra mondiale, quando si ammorbidivano a cannonate le spiagge di qualche atollo del Pacifico per prepararle all'invasione. Quello che noi tendiamo a sottovalutare in queste situazioni è che gli altri reagiranno esattamente come faremmo noi."

L'idea che non possa esistere un nesso causale tra la politica estera americana, considerata sempre e comunque virtuosa anche quando genera miseria e sofferenza, e gli attacchi terroristici , produce un'altro assurdo convincimento, quello cioè secondo il quale i terroristi sono persone irrazionali ; dei folli motivati semplicemente dal loro odio per l'America, lo stile di vita occidentale, la libertà e la democrazia.

Si può ovviamente non essere daccordo con questa analisi ma il semplice fatto che osservazioni di questa natura siano considerate sovversive se non addirittura filo-terroristiche dà la misura di quanto incompiuta sia la democrazia in occidente e quanto perverso sia il meccanismo che lega il potere politico a quello economico e mediatico.

E il prossimo che mi dà dell'antiamericano si becca un vaffanculo !

11 Comments:

  • cazzarola, era ora. Sentivo la mancanza di un tuo bel post inkazzato come questo. Evvai...

    By Blogger Cloroalclero, at 9:57 AM  

  • Bello poste. Veni a fare una visita al mio blogue PALAVROSSAVRVS REX.

    Ciao!

    By Blogger joshua, at 12:49 PM  

  • Non mi sembra che le tue posizioni siano così incazzate o eversive come la tua amica apostrofa.... Penso infatti che la maggior parte della gente le condivida e io stesso le condivido in larga parte. Quello che la stessa maggioranza delle persone condivide e tu invece no è che per questo sentimento di anti-americanismo si giustifichino altrettanti totalitarismi quali quelli che giusto o sbagliato gli americani hanno spesso attaccato o da cui vengono attaccati a torto, o molto più spesso, a ragione.

    Quando caro Jacopo avremo l'onore di leggere qualcosa contro alcuni tra i vari leader "antiamericani" che di crimini ne commettono o consentono altrettanti, solo allora sapremo che sei al di sopra delle parti e non .... il solito "anti-americano

    By Anonymous Anonimo, at 7:43 PM  

  • Il problema è che noi continuiamo a criticare gli usa perché, nonostante tutto, continuiamo a credere che, in un mondo democratico, le critiche servono a qualcosa (infatti non ha senso "criticare" l'operato di un dittatore: la tirannia dovrebbe essere condannata per la sua stessa esistenza).

    Ma ti chiami Jacopo, quindi?

    By Anonymous Anonimo, at 8:01 PM  

  • anonimo scrive
    Quando caro Jacopo avremo l'onore di leggere qualcosa contro alcuni tra i vari leader "antiamericani" che di crimini ne commettono o consentono altrettanti, solo allora sapremo che sei al di sopra delle parti e non .... il solito "anti-americano

    ma non hai appena finito di dire che il suo post nn ti sembra così incazzato...o sovversivo?
    cmq "solito" è improprio. Dicamo che il filoamericanismo è la moda più "in".

    By Blogger Cloroalclero, at 12:39 PM  

  • sottoscrivo in pieno...senza parole

    By Blogger tabagista1986, at 5:23 PM  

  • Anonimo: Io non sono per nulla al di sopra delle parti. Io ho un punto di vista ben preciso sulla politica estera americana.

    Sono ferocemente critico dell'imperialismo americano (se il termine "imperialismo" gode oggi di pessima stampa sostituiscilo pure con quello di "politiche egemoniche")

    Una valanga di documenti ufficiali stanno li a dimostrare che l'unica cosa che sta a cuore all'establishment americano è una malintesa interpretazione del concetto di “interesse nazionale” che in realtà si traduce nella tutela dell'interesse di pochi a dispetto delle sofferenze dei più, popolo americano compreso.

    Quello che volevo dire in questo post è che io non sono antiamericano nel senso stretto della parola. Non ho nulla contro il popolo americano e ammiro e rispetto tante cose del loro paese e della loro cultura.

    In effetti potrei anche dirti che furono proprio gli americani che conobbi a New York i primi a farmi osservare la doppiezza e l'ipocrisia delle politiche dei loro governanti quando ancora avevo diciotto anni, non mi informavo molto ed ero convinto che la prima guerra del golfo fosse stata una cosa inevitabile.

    Volevo anche far presente come all'inizio di tutta questa follia fosse impossibile sentir dire nei media le cose che ha detto il candidato repubblicano Ron Paul.Avere un'idea diversa da quella di Bush su come affrontare il problema del terrorismo significava non essere dei patrioti negli Stati Uniti e essere antiamericani nel resto del mondo.E' con questi mezzucci che si vuol mettere a tacere il dissenso, è per questo che non si può dire che le nostre democrazie siano veramente compiute.

    Non ho mai scritto una riga a favore di nessuna dittatura di questo mondo, disprezzo profondamente tutte le forme di totalitarismo e di società teocratiche.Non si può dire altrettanto degli Stati Uniti che invece, quando questo faceva comodo a loro, hanno sostenuto e armato i peggio satrapi di questa terra, Saddam Hussein e Bin Laden compresi. Io posso dire senza tema di smentita che il nemico del mio nemico non è mio amico, quelli della CIA non credo.

    Credo profondamente nel diritto di autodeterminazione dei popoli e mi occupo dei fatti e dei misfatti dell'occidente perchè io vivo in occidente e non in Iran o in Arabia Saudita la cui brutale e corrotta monarchia è tanto amica di Bush e della sua cricca nonostante 15 dei 19 attentatori dell'Undici Settembre fossero proprio sauditi.

    Chiudo con una nota a margine: ma la Madonna poverina de Dio, mi piaceva così tanto celarmi dietro lo pseudonimo di unonessuno, dovevi arrivare tu a svelare il mio nome ?!! Ecchecazzo !

    Cloro:Hai ragione, era ora !!Hai pure ragione quando dici che è il filoamericanismo la moda imperante.

    sanjilops Ebbene si, mi chiamo Jacopo.

    By Blogger unonessuno, at 8:33 PM  

  • Oltretutto Unoenessuno è lo psicopatico di "Io Uccido", vuoi mettere....

    PS= Mannaggia al Liverpool, è la seconda volta che ci da un grandissimo dispiacere...

    By Anonymous Anonimo, at 4:46 PM  

  • Antiamericano del cazzo! Vai a vivere in un kasbah senza collegamento internet cosi non rompi più i coglioni.

    By Anonymous Anonimo, at 5:07 PM  

  • Anonimo 1 A dire il vero il Liverpool mi diede una grande soddisfazione qualche tempo fa..Sperare in un bis non era realistico

    Anonimo 2 Rock the kasbah ! e sukamelo, imbecille..

    By Blogger unonessuno, at 1:03 AM  

  • mi riferivo alla "MAGGICA" .....

    By Anonymous Anonimo, at 9:42 AM  

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