American Hypocrisy
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Nel 1952 Lo Scia di Persia, con il determinante contributo della CIA, rovesciò il governo democraticamente eletto in Iran e si insediò sul trono del Pavone.
Per ben 26 anni lo Scia di Persia, Muhammad Reza Pahlawi governò il paese con il pugno di ferro saccheggiando le risorse petrolifere del paese a favore degli interessi propri, della sua ristretta corte e, ovviamente, degli americani.
Quando alla fine degli anni 70 lo Scia fu deposto dalla rivoluzione islamica , il vecchio patriarca sciita l'ayatollah Khomeini capo spirituale e politico della rivoluzione, fece il suo ritorno nel paese dopo un esilio durato 15 anni.
Il 2 aprile del 79 venne proclamata la Repubblica islamica dell'Iran e un'ondata antiamericana dilago per tutto il mondo arabo.
Il 4 novembre un gruppo di studenti iraniani assalto l'ambasciata americana a Teheran e prese in ostaggio il personale diplomatico americano per oltre un anno.
Con la rivoluzione islamica in Iran, l'america perse il controllo delle risorse petrolifere di quel paese.
L'amministrazione Statunitense volse quindi lo sguardo verso L'Iraq e individuo in Saddam Hussein un prezioso alleato.
Armato e finanziato dallo Zio Sam in persona, Saddam invase l'Iran nel 1980.
La guerra tra i due paesi duro otto anni e fece quasi un milione di morti.
Elencherò di seguito alcuni degli aiuti forniti dagli Stati Uniti all'allora alleato Saddam perchè ponesse fine alla minaccia fondamentalista in Iran:
Sotto la presidenza Reagan 60 agenti della difesa fornivano agli Iracheni informazioni dettagliate sugli schieramenti iraniani, sulla progettazione tattica per le battaglie, sui programmi per gli attacchi aerei e sulle valutazioni dei danni assestati al nemico.
Il Primo Novembre del 1983 l'allora segretario di Stato George Shultz ricevette un'informativa dell'intelligence nella quale si metteva in evidenza il fatto che gli Iracheni facessero un: "almost daily use of CW [chemical weapons]" (uso quasi quotidiano di AC [armi chimiche]).
L'uso di quelle armi è ovviamente vietato dalla convenzione di Ginevra, ma nessuno ne reclamò il rispetto allora.
Secondo una relazione del senato americano datata 7 Ottobre 1994, gran parte di quegli arsenali furono forniti agli Iracheni dal dipartimento del commercio degli Stati Uniti che autorizzo l'esportazione di materiale biologico, compresa una vasta gamma di agenti patogeni, così come di piani per la produzione di armi chimiche e biologiche nell'Iraq fino al Dicembre del 1989, 20 mesi dopo lo sterminio di 5,000 Curdi nel villaggio di Halabja .
In quella occasione gli Stati Uniti cercarono inizialmente di fornire una copertura diplomatica a Saddam incolpando dell'Iran l'attacco.
Tornando al Dicembre del 1983, 25 giorni dopo l'arrivo dell'informativa dell'intelligence nelle mani del Segretario di Stato, il presidente Reagan firmava un ordine con il quale istruiva l'amministrazione a fare "whatever was necessary to prevent Iraq losing the war" (qualunque cosa necessaria per evitare che L'iraq perdesse il conflitto.)
Entrò allora in gioco un personaggio oggi molto attuale: Donald Rumsfeld.
Egli si recò a Baghdad con l'incarico di restaurare piene relazioni diplomatiche tra i due paesi e comunicare a Saddam in persona l'intenzione dell'America di aiutarlo ufficialmente nella sua guerra contro l'Iran.L'incontro si concluse con una bella stretta di mano tra l'attuale rappresentante del bene assoluto Rumsfeld e quel diavolo di Saddam.
Rumsfeld oggi sostiene di aver diffidato il leader iracheno dall'uso di armi vietate ma non cè alcuna menzione di un tale avvertimento nelle note ufficiali della riunione del dipartimento di stato.
Ci sono invece le parole Howard Teicher, un esperto sull'Iraq della Casa Bianca ai tempi di Reagan, il quale ha testimoniato nel 1995 in un affidavit che l'allora direttore di CIA, William Casey, ha usato una ditta cilena, la Cardoen, per inviare in Iraq le cluster bomb (micidiali bombe a grappolo) da utilizzare contro gli attacchi dei Pasdaran Iraniani.
Cè la relazione del senato la quale ha appurato che dozzine di agenti biologici, compreso il famigerato Antrace, furono spedite nell'Iraq dalle aziende Statunitensi sotto licenza del commerce department.
Ancora nel 1988 la Dow Chemical company vendette 1,5 milioni di dollari di antiparassitari all'Iraq malgrado i sospetti che questi agenti sarebbero usati per la guerra chimica.
Secondo un articolo pubblicato sul Los Angeles Times il 13 Febbraio del 1991:In cima alla lista della spesa di Saddam Hussein cerano gli elicotteri; egli acquistò 60 elicotteri Huges senza alcuna difficoltà. Quando poi fece un ordine per l'acquisto di 10 elicotteri a doppia elica Bell Huey, come quelli usati per trasportare le truppe in Vietnam, incontro l'opposizione del congresso nell'Agosto del 1983. Nonostante ciò la vendita fu approvata.
Come tutti sappiamo nel 1988 Saddam attaccò i civili Curdi con il gas tossico usando elicotteri ed aerei. Le fonti dellintelligence statunitense hanno detto all'L.A. Times nel 1991 che : si ritiene che tra i mezzi che sganciarono le bombe mortali ci fossero anche elicotteri di fabbricazione americana.
Qualche tempo dopo, a Washington, il senatore George Mitchell guidò una delegazione di legislatori Repubblicani e Democratici alla Casa Bianca, per incontrarsi con l'allora Presidente George Bush senior.
Nella riunione Mitchell presentò un dettagliato resoconto di tutte le nefandezze compiute dal leader iracheno negli ultimi anni e disse a Bush che riteneva necessario applicare sanzioni all'Iraq.Stando a quanto sostiene Mitchell il lungimirante Bush padre rispose cosi:
Faccio un breve salto temporale e vi racconto un piccolo episodio relativo alla prima guerra del Golfo e all'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq.
Nell'estate del 1989, Saddam Hussein convoco l'ambasciatrice americana April Gillespie per informarla delle sue intenzioni di agire contro il Kuwait che stava rubando petrolio iracheno usando tecniche perforatrici in grado di penetrare nei campi petroliferi iracheni. Un nastro della riunione fra Saddam e l'ambasciatrice è stato mandato in onda negli Stati Uniti su 60 minutes (la più importante e seria trasmissione di inchieste americana).
Nel nastro l'ambasciatrice americana che dice a Saddam che gli Stati Uniti non avrebbero avuto alcun interesse a punirlo se egli avesse preso il controllo dei campi petroliferi vicino al confine.Le sue parole furono queste:
Naturalmente il leader iracheno conquistò il controllo dell'intero paese ma l'incompetenza della diplomatica americana e le sue parole a Saddam diedero un bel contributo alla nascita dell'operazione Desert Storm.
Nel 1952 Lo Scia di Persia, con il determinante contributo della CIA, rovesciò il governo democraticamente eletto in Iran e si insediò sul trono del Pavone.
Per ben 26 anni lo Scia di Persia, Muhammad Reza Pahlawi governò il paese con il pugno di ferro saccheggiando le risorse petrolifere del paese a favore degli interessi propri, della sua ristretta corte e, ovviamente, degli americani.
Quando alla fine degli anni 70 lo Scia fu deposto dalla rivoluzione islamica , il vecchio patriarca sciita l'ayatollah Khomeini capo spirituale e politico della rivoluzione, fece il suo ritorno nel paese dopo un esilio durato 15 anni.
Il 2 aprile del 79 venne proclamata la Repubblica islamica dell'Iran e un'ondata antiamericana dilago per tutto il mondo arabo.
Il 4 novembre un gruppo di studenti iraniani assalto l'ambasciata americana a Teheran e prese in ostaggio il personale diplomatico americano per oltre un anno.
Con la rivoluzione islamica in Iran, l'america perse il controllo delle risorse petrolifere di quel paese.
L'amministrazione Statunitense volse quindi lo sguardo verso L'Iraq e individuo in Saddam Hussein un prezioso alleato.
Armato e finanziato dallo Zio Sam in persona, Saddam invase l'Iran nel 1980.
La guerra tra i due paesi duro otto anni e fece quasi un milione di morti.
Elencherò di seguito alcuni degli aiuti forniti dagli Stati Uniti all'allora alleato Saddam perchè ponesse fine alla minaccia fondamentalista in Iran:
Sotto la presidenza Reagan 60 agenti della difesa fornivano agli Iracheni informazioni dettagliate sugli schieramenti iraniani, sulla progettazione tattica per le battaglie, sui programmi per gli attacchi aerei e sulle valutazioni dei danni assestati al nemico.
Il Primo Novembre del 1983 l'allora segretario di Stato George Shultz ricevette un'informativa dell'intelligence nella quale si metteva in evidenza il fatto che gli Iracheni facessero un: "almost daily use of CW [chemical weapons]" (uso quasi quotidiano di AC [armi chimiche]).
L'uso di quelle armi è ovviamente vietato dalla convenzione di Ginevra, ma nessuno ne reclamò il rispetto allora.
Secondo una relazione del senato americano datata 7 Ottobre 1994, gran parte di quegli arsenali furono forniti agli Iracheni dal dipartimento del commercio degli Stati Uniti che autorizzo l'esportazione di materiale biologico, compresa una vasta gamma di agenti patogeni, così come di piani per la produzione di armi chimiche e biologiche nell'Iraq fino al Dicembre del 1989, 20 mesi dopo lo sterminio di 5,000 Curdi nel villaggio di Halabja .
In quella occasione gli Stati Uniti cercarono inizialmente di fornire una copertura diplomatica a Saddam incolpando dell'Iran l'attacco.
Tornando al Dicembre del 1983, 25 giorni dopo l'arrivo dell'informativa dell'intelligence nelle mani del Segretario di Stato, il presidente Reagan firmava un ordine con il quale istruiva l'amministrazione a fare "whatever was necessary to prevent Iraq losing the war" (qualunque cosa necessaria per evitare che L'iraq perdesse il conflitto.)
Entrò allora in gioco un personaggio oggi molto attuale: Donald Rumsfeld.
Egli si recò a Baghdad con l'incarico di restaurare piene relazioni diplomatiche tra i due paesi e comunicare a Saddam in persona l'intenzione dell'America di aiutarlo ufficialmente nella sua guerra contro l'Iran.L'incontro si concluse con una bella stretta di mano tra l'attuale rappresentante del bene assoluto Rumsfeld e quel diavolo di Saddam.
Rumsfeld oggi sostiene di aver diffidato il leader iracheno dall'uso di armi vietate ma non cè alcuna menzione di un tale avvertimento nelle note ufficiali della riunione del dipartimento di stato.
Ci sono invece le parole Howard Teicher, un esperto sull'Iraq della Casa Bianca ai tempi di Reagan, il quale ha testimoniato nel 1995 in un affidavit che l'allora direttore di CIA, William Casey, ha usato una ditta cilena, la Cardoen, per inviare in Iraq le cluster bomb (micidiali bombe a grappolo) da utilizzare contro gli attacchi dei Pasdaran Iraniani.
Cè la relazione del senato la quale ha appurato che dozzine di agenti biologici, compreso il famigerato Antrace, furono spedite nell'Iraq dalle aziende Statunitensi sotto licenza del commerce department.
Ancora nel 1988 la Dow Chemical company vendette 1,5 milioni di dollari di antiparassitari all'Iraq malgrado i sospetti che questi agenti sarebbero usati per la guerra chimica.
Secondo un articolo pubblicato sul Los Angeles Times il 13 Febbraio del 1991:In cima alla lista della spesa di Saddam Hussein cerano gli elicotteri; egli acquistò 60 elicotteri Huges senza alcuna difficoltà. Quando poi fece un ordine per l'acquisto di 10 elicotteri a doppia elica Bell Huey, come quelli usati per trasportare le truppe in Vietnam, incontro l'opposizione del congresso nell'Agosto del 1983. Nonostante ciò la vendita fu approvata.
Come tutti sappiamo nel 1988 Saddam attaccò i civili Curdi con il gas tossico usando elicotteri ed aerei. Le fonti dellintelligence statunitense hanno detto all'L.A. Times nel 1991 che : si ritiene che tra i mezzi che sganciarono le bombe mortali ci fossero anche elicotteri di fabbricazione americana.
Qualche tempo dopo, a Washington, il senatore George Mitchell guidò una delegazione di legislatori Repubblicani e Democratici alla Casa Bianca, per incontrarsi con l'allora Presidente George Bush senior.
Nella riunione Mitchell presentò un dettagliato resoconto di tutte le nefandezze compiute dal leader iracheno negli ultimi anni e disse a Bush che riteneva necessario applicare sanzioni all'Iraq.Stando a quanto sostiene Mitchell il lungimirante Bush padre rispose cosi:
Saddam is still a man we can do business with.(Saddam è un uomo col quale possiamo ancora fare affari)
Faccio un breve salto temporale e vi racconto un piccolo episodio relativo alla prima guerra del Golfo e all'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq.
Nell'estate del 1989, Saddam Hussein convoco l'ambasciatrice americana April Gillespie per informarla delle sue intenzioni di agire contro il Kuwait che stava rubando petrolio iracheno usando tecniche perforatrici in grado di penetrare nei campi petroliferi iracheni. Un nastro della riunione fra Saddam e l'ambasciatrice è stato mandato in onda negli Stati Uniti su 60 minutes (la più importante e seria trasmissione di inchieste americana).
Nel nastro l'ambasciatrice americana che dice a Saddam che gli Stati Uniti non avrebbero avuto alcun interesse a punirlo se egli avesse preso il controllo dei campi petroliferi vicino al confine.Le sue parole furono queste:
We have no opinion on the Arab-Arab conflicts, like your border disagreement with Kuwait (Non abbiamo alcuna opinione sui conflitti interni tra stati Arabi, come nel caso della tua controversia al confine con il Kuwait).
Naturalmente il leader iracheno conquistò il controllo dell'intero paese ma l'incompetenza della diplomatica americana e le sue parole a Saddam diedero un bel contributo alla nascita dell'operazione Desert Storm.
1 Comments:
asta siempre
slalom662001@yahoo.co.uk
By Anonimo, at 8:15 PM
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